Lo Stato

14 Mar , 2025 - Proposta

Lo Stato

Benvenuti! In questo podcast porto come esempio due cittadini come tanti, Giuseppe e Rossella, con i loro problemi e le loro speranze in un cambiamento in meglio di tante cose che non funzionano.

Giuseppe ha un’attività sua, una piccola azienda. Per il suo lavoro, come tutti ha incontrato difficoltà economiche, con i concorrenti, con i dipendenti, ma le più grandi difficoltà Giuseppe le ha incontrate quando ha dovuto confrontarsi con qualcosa di pubblico: amministrazioni, funzionari, dipendenti, governanti, trasporti, la viabilità, la sanità, la pubblica sicurezza, la burocrazia, la giustizia, ecc.

Giuseppe alle istituzioni pubbliche ha sempre e solo chiesto cosa aveva diritto di avere in base alle leggi, ma quasi sempre si è scontrato con inefficienze, perdite di tempo, ingiustizie, illegalità e pure leggi confuse se non addirittura non giuste ed eque e ha dovuto subire gravi danni economici e pure umiliazioni.

Rossella, invece, è una ragazza intelligente, precisa, ambiziosa, ordinata, capace e si è laureata con il massimo dei voti. Poi, con difficoltà, ha trovato lavoro, ma non nella sua città.

Ogni mattina, molto presto, va alla stazione ad aspettare un treno che deve portarla al lavoro. Il treno è sempre in ritardo, scomodo, sporco, qualche volta proprio non arriva e quasi sempre la fa arrivare in ritardo al lavoro.

Un lavoro a tempo determinato e mal pagato che non le dà indipendenza economica e alcuna speranza di carriera. Fortunatamente rossella può vivere con i suoi genitori. Ma lei, ragazza intelligente, precisa, ambiziosa, ordinata e capace si sente umiliata e senza futuro.

Da decenni, i politici – di tutti i partiti – che si sono succeduti al Governo, vuoi locale, vuoi nazionale, vuoi sovranazionale, hanno promesso e garantito di interessarsi con attenzione e capacità ai problemi relativi al lavoro vuoi autonomo, vuoi dipendente, con particolare attenzione per quello giovanile. Con che risultato?

Rossella e Giuseppe, mentre considerano lo Stato un nemico, si chiedono: abbiamo sbagliato a scegliere e a eleggere i governanti?

Ma quanti ne abbiamo già scelti ed eletti e quanti ci hanno promesso e garantito e quanti hanno dato solo dei danni?

Eppure, per il lavoro e il lavoro dei giovani, l’attuale democrazia ci dà solo questo diritto e strumento: votare per eleggere qualche politico che ci promette e promette e promette di interessarsi al lavoro!

Ma il nostro voto serve a qualcosa?

E siamo onesti con noi stessi, questo avviene pure quando a governare sono i politici per i quali parteggiamo!

Io sono un cittadino che, come tanti altri, non ne può più delle parole e delle promesse dei politici, dei bisticci tra di loro, finalizzati solo a confonderci e di nessuna soluzione ai nostri problemi, o meglio ai sempre più gravi danni che ogni giorno e sempre più dobbiamo subire.

Pur non essendo un politico né volendo diventarlo, ho scritto un libro intitolato “PROPOSTA PER UNA DEMOCRAZIA DEI CITTADINI E NON DEI POLITICI E DEI POTENTI” con il quale propongo alcune semplici modifiche all’attuale democrazia, modifiche che realizzando i principi fondamentali della democrazia, danno più diritti a noi cittadini e più doveri ai governanti, e primo fra i nostri diritti, quello di stabilire noi cittadini quali devono essere i doveri e le responsabilità, e quindi i comportamenti dei nostri governanti.

Formato ebook e cartaceo disponibile nei migliori Book Store:


, , ,